IL FOTOGRAFO DEI VICOLI
Mi chiamano il fotografo dei vicoli di Napoli, amo la mia città dove, l’Arte che ci circonda e il sole con le sue luci colorano le nostre giornate, sempre diverse. Luogo dove la gente cresce con la felicità di vivere, dove in tempi di difficoltà diminuiscono i bisogni egoistici, entrando a volte anche in uno stato sociale altruistico. Un luogo dove il linguaggio mimico è usato come in nessun’altra parte del mondo. Un popolo dove le mani e i gesti sono mezzi espressivi fondamentali per la comunicazione, che vengono messi sempre in relazione anche se si dovesse comunicare con un extraterrestre.
La gente di Napoli è come se vivesse in un teatro a ciel aperto. Insomma per me Napoli non è una città ma un mondo, forse un pò poco capito dallo stesso popolo. Da quanto si dica, si narri, o si dipinga, Napoli supera tutto: La musica, la pittura, il teatro, l’arte presepiale, poi c’è la baia con il suo golfo, il Vesuvio, la città sul mare, le vicine campagne, i castelli e poi ancora; la pizza la sfogliatella…
Ecco il perché ho scelto la mia Spaccanapoli, sottolineo la mia perché la vivo anche fisicamente e nel mio più profondo del cuore.
Se dovessi dire quale “scatto“ fino ad oggi mi ha riscosso la maggiore emozione o il maggior favore del pubblico, sarebbe impresa ardua, forse non l’ho ancora realizzato. Tutte le foto hanno qualcosa che le ha rese “uniche”. Per me la fotografia rappresenta “tutta la mia vita“ e ciò che mi colpisce, quando effettuo uno scatto, è l’emozione che mi procura: una linea diretta “dal cuore al click“.
E’ per questo che considero la creatività, nella fotografia, la capacità di “guardare con il cuore e scrivere con la macchina fotografica”. La peculiarità di una mia foto è “l’espressione“. L’espressione di un soggetto, animato o non, che riesco a cogliere ed a restituire intatta a colui che guarderà l’immagine.